L’osteopatia è una terapia non invasiva, priva di farmaci, orientata al benessere fisico.
L’ osteopata attraverso l’utilizzo esclusivo delle mani agisce su varie problematiche: in particolare, l’osteopatia è molto efficace per problemi scheletrici, circolatori e sul sistema linfatico.
L’osteopata si avvale di metodiche esclusivamente manuali, niente farmaci e nessun utilizzo di apparecchiature elettro-medicali, solamente attraverso l’indagine palpatoria e la manipolazione di articolazioni, organi e tessuti, si cerca di localizzare e trattare la causa del dolore, non di rado, lontana dalla manifestazione del sintomo stesso.
CENNI STORICI
L’osteopatia nasce a fine ‘800 in America grazie alle intuizioni del Medico chirurgo Andrew T. Still nel tentativo di fronteggiare un’epidemia di meningite nel Missouri. Nell’arco di pochi anni vede prima la fondazione del suo primo centro l’American School of Osteopathy (1892) per poi ottenere nel 1897 negli USA, il riconoscimento come forma di Medicina.
La diffusione degli insegnamenti di Still giungono in Europa circa un ventennio dopo, dapprima in Gran Bretagna dove viene fondata la British School of Osteopathy sino a giungere, dopo la seconda guerra mondiale, negli Stati dell’Europa continentale. In Italia l’Osteopatia arriva solo verso la fine degli anni ’60.
Con il diffondersi dei successi della pratica osteopatica e l’incremento di Università ed Istituti di Formazione dedicati, anche la ricerca scientifica del settore ha subito in questi anni uno sviluppo considerevole attraverso la produzione di numerosi protocolli di ricerca.
STATUS GIURIDICO
La diffusione dell’Osteopatia come strumento efficace di cura, la fondazione di Scuole ed Università e lo sviluppo della ricerca scientifica hanno portato, nell’ultimo ventennio diversi Paesi ad inserire la Medicina Osteopatica nel Sistema Sanitario Nazionale.
Agli USA negli anni ’80 (la formazione universitaria era però strutturata da tempo) sono seguiti, nei primi anni ’90, Regno Unito e Finlandia con la formula di una doppia figura professionale: il Medico specializzato in Osteopatia e l’Osteopata laureato con percorso accademico indipendente da Medicina.
In seguito, anche Belgio, Francia, Svizzera e Irlanda hanno riconosciuto l’Osteopatia, anche se, nel caso della Francia, essa non è stata inserita all’interno del Servizio Sanitario Nazionale.
ICOM oltre all’ambito Accademico e Didattico, Clinico e di Ricerca è da sempre fortemente impegnata sul fronte del riconoscimento ufficiale della Professione. Non solo in passato, avendo coordinato insieme al Centro Collaborante dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) di Milano la partecipazione di Ministero della Sanità, Regioni, Università e Associazioni Professionali, al documento sulle Linee guida Internazionale dell’Osteopatia (Benchmark dell’Osteopatia) o con la realizzazione della Federazione Sindacale Italiana Osteopati (FeSiOs) www.fesios.it, che attualmente partecipa ai tavoli tecnici del Ministero della Salute per l’istituzione della Professione , l’identificazione delle competenze del Professionista Osteopata e il processo di equipollenza.
COSA TRATTA?
Il trattamento osteopatico è indicato per numerosi disturbi e problematiche relative non solo al sistema neuro-muscolo-scheletrico, ma anche a quello neurovegetativo, genito-urinario, circolatorio e digestivo.
Dolori, quindi, articolari e muscolari, cervicalgie, lombalgia anche dovuti a traumi sportivi, tendiniti, esiti di interventi chirurgici, scoliosi; come pure sindromi congestizie quali sinusiti, otiti, riniti o dolore del colon irritabile, dismenorrea, incontinenza da sforzo ed altro, sono tutte problematiche trattabili dall’Osteopatia.
Grazie alla tipologia del suo approccio, l’Osteopatia può essere consigliata ed utilizzata in qualsiasi fascia d’età, anche nel neonato e nell’anziano.
Solitamente l’osteopatia accompagna i trattamenti tradizionali in modo da favorire ulteriormente un percorso di benessere, guarigione e ripresa. I principi che ispirano l’osteopatia, infatti, si basano sul fatto che l’essere umano non sia semplicemente una macchina, e che questo abbia una sua capacità di autoguarirsi. Si basa anche sul fatto che non sempre l’origine di un dolore sia vicina alla zona in cui il dolore si manifesta. Per questo l’osteopatia non è una forma di medicina, né di chirurgia, né di fisioterapia. Attraverso il trattamento manuale, l’osteopata va a migliorare il rapporto tra le tre componenti della persona (corpo, mente e spirito), agendo su varie aree del corpo.
Come si svolge un trattamento di osteopatia?
Tutto comincia da un primo contatto tra il paziente e l’osteopata, una seduta conoscitiva molto diversa da quelle di medicina tradizionale.
L’osteopatia non si basa, infatti, sullo studio dei sintomi; si basa sullo studio della persona nel suo insieme, in modo da poter agire sui suoi eventuali problemi in un modo parallelo, efficace, ed integrativo dei trattamenti più tradizionali.
Da quel momento in poi, l’osteopata ed il suo paziente intraprendono un percorso che serva a due cose: a risolvere il problema locale per cui la persona si è rivolta all’osteopata, in primis, e poi a migliorare in generale il suo stato di salute e di benessere.
L’osteopata agisce su varie parti del corpo, ma in particolare sulle articolazioni, sui muscoli e sulla spina dorsale. Questo può aiutare molto per chi ha problemi come:
- Artrite
- Mal di schiena
- Gomito del tennista
- Mal di testa
- Problemi digestivi
- Problemi posturali
Inoltre un percorso di questo tipo può essere utile per risolvere problemi di sonno, alleviare i dolori articolari che arrivano con l’avanzare dell’età ed impattare in modo benefico su molti altri distretti del corpo.