Il 4 dicembre 2023, in Italia, con la pubblicazione del Decreto Interministeriale n. 1563 dell’1-12-2023 viene ufficialmente istituito e definito l’ordinamento didattico del Corso di Laurea in Osteopatia ai sensi dell’articolo 7 della Legge 11 gennaio 2018, n. 3.
Si conclude così un iter legislativo iniziato nel 2018 e che legittima definitivamente l’osteopatia tra le professioni sanitarie, dopo decenni di vuoto legislativo. Un giusto riconoscimento per i professionisti del settore ed anche per i sempre più numerosi utilizzatori di questa “nuova” professione. Nasce così la nuova era dell’Osteopatia che avrà pertanto dei riflessi su tutto il movimento anche quello della formazione la quale sarà ora in avanti esclusiva delle Università italiane pubbliche e private accreditate MUR o istituti esteri accreditati così come già avvenuto per le altre professioni sanitarie precedentemente riconosciute.
L’Osteopatia in Italia ufficialmente corso di Laurea
“Nell’ambito della professione sanitaria dell’osteopata, il laureato è un operatore sanitario cui competono le attribuzioni previste dal Decreto del Presidente della Repubblica 7 luglio 2021, n. 131; ovvero è quel professionista sanitario che svolge in via autonoma, o in collaborazione con altre figure sanitarie, interventi di prevenzione e mantenimento della salute attraverso il trattamento osteopatico di disfunzioni somatiche non riconducibili a patologie nell’ambito dell’apparato muscolo scheletrico. In riferimento alla diagnosi di competenza medica e all’indicazione al trattamento osteopatico, dopo aver interpretato i dati clinici, il laureato in osteopatia riconosce l’indicazione o la controindicazione al trattamento osteopatico ed effettua la valutazione osteopatica attraverso l’osservazione, la palpazione percettiva e i test osteopatici per individuare la presenza di segni clinici delle disfunzioni somatiche del sistema muscolo scheletrico. Egli pianifica il trattamento osteopatico e predispone modalità di trattamento selezionando approcci e tecniche osteopatiche esclusivamente manuali, non invasive, ed esterne, adeguate al paziente ed al contesto clinico; esegue, in sicurezza e nel rispetto della dignità e della sensibilità del paziente, il trattamento manipolativo osteopatico attraverso tecniche specifiche e selezionate per il singolo paziente; valuta gli esiti del trattamento osteopatico, ne verifica l’appropriatezza e pianifica il follow-up condividendoli con il paziente, con eventuali caregiver e con altri professionisti sanitari; al fine di prevenire alterazioni dell’apparato muscolo scheletrico, promuove azioni educative verso il soggetto in trattamento, verso la famiglia e la collettività; educa il paziente nelle abilità di autogestione dell’organismo e ne pianifica il percorso educativo anche in collaborazione con altri professionisti; a fine trattamento verifica le rispondenze tra metodologia attuata e gli obiettivi di recupero funzionale riabilitativo e psicosociale; reindirizza il paziente al medico inviante quando i sintomi persistono oltre i tempi previsti o peggiorano. Svolge l’attività professionale, di ricerca, di formazione, di autoformazione e di consulenza, nelle strutture sanitarie o sociosanitarie pubbliche o private ove siano richieste le sue competenze professionali, in regime di dipendenza o libero-professionale.”
N° Atto: 1563 | Pubblicato il 04/12/2023 – 16:04 | Data di protocollo 01/12/2023 – 13:09
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